Tutto pronto per domani con la Festa del Sacro Cuore in frazione Capricchia. L’Appuntamento è alle ore 11,00 in località Sacro Cuore dove si svolgerà la S.Messa celebrata da Don Jhon DF e accompagnata dal Coro polifonico della chiesa dello Spirito Santo di Avezzano. A seguire Amatriciana per tutti i partecipanti offerta dalla Pro Loco di Amatrice.
Ma qual è la storia della Cappella ormai diventata un simbolo per quanti si trovano nella località, punto di partenza per molte escursioni sulla Laga? “Nacque per volontà di Padre Adolfo Catena devoto al Sacro Cuore e degli abitanti di Capricchia. Padre Adolfo, ricopriva la carica di Custode del Bambino dell’Aracoeli a Roma, preso da Sua Santità Paolo VI come simbolo per la giornata mondiale della pace il 1 gennaio 1969 -spiega l’architetto Giulio Aniballi– Le sue spoglie riposano all’interno della cappella costruita dall’Impresa di mio padre Francesco. Sulla sommità è posta la statua bronzea del Sacro Cuore opera del famoso scultore francescano padre Martini allora con studio all’isola Tiberina. Con Padre Adolfo la montagna cambia nome: prima era Monte della Ciuffa. Il 4 ottobre 1925 con una solenne processione e la posa di una statuetta, di voce in voce fu chiamata: Monte del Sacro Cuore“.
“Nel 1965 – prosegue Aniballi – per il cinquantennio di sacerdozio di Padre Adolfo, Capricchia regala l’imponente scultura ad opera del noto francescano dell’ordine dei frati minori Padre Andrea Martini, benedetta dal Santo Padre Paolo VI e portata in elicottero il 22 agosto 1965 sulla sommità del monte. Fu posta su di un piedistallo in calcestruzzo per poi essere definitivamente messa sulla sommità dell’attuale cappella nel 1973“.
La progettista della cappella, Agata Guerra, ricorda: “Fu costruita una semi piramide e poi le tamponature. Padre Adolfo parlava del Sacro Cuore ma mi confidò che avrebbe voluto essere sepolto lassù. E un giorno di pioggia tremenda fu accontentato dai capricchiari. Quanti rosari ci ha fatto dire in mezzo alla piazza dopo che avevamo suonato la campanella correndo come pazzi sulle schiazze con le mamme preoccupate!“.