Un immagine dell'acqua che penetra dal soffitto di una delle classi

Niente scuola stamattina per gli alunni del Liceo Scientifico Sportivo di Amatrice. Piove nelle classi e la situazione diventata insostenibile ha spinto gli alunni a disertare le lezioni e scrivere una lettera al Dirigente Scolastico Annamaria Renzi.

Numerosi i disagi riscontrati da tempo all’interno dell’istituto. La classe quinta lamenta problemi con i riscaldamenti, mentre nelle altre aule si riscontrano “infiltrazioni in corrispondenza del pannello luminoso e di conseguenza il riempimento della lampada con l’acqua”. Ma non finisce qui, gli alunni richiedono anche la “messa in sicurezza e manutenzione delle finestre in ogni classe poiché pericolose per alunni e professori”. Problemi anche nei bagni “sia per quello maschile che per quello femminile si chiede la riparazione delle porte, dei WC e degli scarichi non funzionanti”. Infine, anche delle richieste più direttamente attinenti alla didattica come la stampante “e una wifi a banda più larga al fine di svolgere al meglio le lezioni in DaD, poiché tutti gli alunni hanno diritto allo studio”. Nei video girati dai ragazzi sono chiaramente visibile le gocce di acqua (spesso di colore marrone per la ruggine) colare dal soffitto della scuola.

Ieri mattina una delegazione degli studenti ha fatto visita al sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi che già si era occupato nei giorni scorsi della questione, con il decreto di chiusura di un giorno per la scuola primaria, proprio per permettere la riparazione in urgenza di un’infiltrazione di acqua. “È la terza volta in un anno che siamo costretti a chiudere una scuola che sembrava d’eccellenza – confessa riferendosi alla scuola Marchionne – Infiltrazioni d’acqua, rifiniture realizzate con scarsa qualità, viali di accesso destabilizzati, tetti a terrazzo incompatibili per una zona montana come la nostra; il tutto realizzato con troppa fretta, utile magari ad affrontare positivamente le situazioni di emergenza, ma non il futuro; problematiche a 360 gradi che specialmente quando piove, come accaduto oggi, rendono impraticabili le classi e impossibili le lezioni”. Una situazione evidente non più affrontabile con piccoli interventi. “È ora di reagire – prosegue Cortellesi – basta con i rattoppi che non risolvono le vere cause. Sto dalla parte degli studenti, che rischiano di compromettere i loro studi e la loro sicurezza personale. Da ora in poi mi impegno per individuare le responsabilità di questa vera e propria ricorrente emergenza che abbiamo ereditato”.

Gli studenti ieri erano decisi a confermare lo sciopero almeno per oggi e domani, auspicando che si possa trovare una soluzione al più presto per i danni più urgenti ma che allo stesso si possa dare risposta agli interventi più strutturali che di fatto condizionano un regolare svolgimento delle lezioni durante l’anno.