Un decreto-legge affossa la ricostruzione. Una vera e propria bufera normativa si è abbattuta nei confronti del cratere con le anticipazioni provenienti dal contenuto del decreto-legge approvato dal governo il 26 marzo in merito al blocco del superbonus per il terzo settore e le aree terremotate, in particolare dello sconto in fattura e della cessione del credito.

Il testo non è ancora approdato in Gazzetta ma le anticipazioni sono bastate a scatenare un vero e proprio allarme tra quanti riponevano le proprie speranze fino al 2025, anno nel quale era stata precedentemente fissata la fine della misura.

A nome di Amatrice, delle sue Frazioni e di tutta una comunità che ha sofferto, resiste e che lotta eroicamente ogni giorno per rialzarsi, in relazione a quanto uscito sulla stampa, in particolare su Il Sole 24 Ore di oggi, esprimo sconcerto, preoccupazione, amarezza per i contenuti del Decreto Legge, approvato a sorpresa dal governo, nel quale si prevede il blocco del Superbonus per il Terzo Settore e le aree terremotate” comunica il sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi che non usa mezzi termini: “Per noi sarebbe una condanna a morte. Se non interverranno urgentemente correttivi specifici l’intera ricostruzione si fermerà, mettendo la parola fine alla ripartenza, a scelte già fatte, investimenti precisi, impegni imprenditoriali e famigliari e alle speranze dei cittadini”.

Parole che hanno interpretato il sentimento di molti cittadini che ieri si sono sfogati anche sui social: fermo restando che anche se il Superbonus fosse confermato fino al 2025, permarrebbero negli anni a venire difficoltà non indifferenti in molti altri ambiti della ricostruzione. “Come sindaco farò tutto il possibile per oppormi a questo provvedimento, nelle forme che riterrò opportune”. -conclude Cortellesi-. Confido in un recupero di buon senso da parte della politica, delle istituzioni e nell’azione emendatrice del Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli che tanto si è impegnato finora, per arrivare a soluzioni concrete e positive”.

E proprio ieri mattina lo stesso Commissario in un messaggio lanciato ai sindaci aveva assicurato: “mi sono confrontato durante la notte con Mef e vertici del governo. Sto cercando di trovare una soluzione per scongiurare questa prospettiva”.

Pronte anche le dichiarazioni del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e l’assessore alle Politiche di Ricostruzione, Manuela Rinaldi. “Dopo un confronto con il commissario straordinario del Governo, Guido Castelli, chiediamo un passo indietro al Consiglio dei ministri sulla cessazione dei benefici del contributo rafforzato. Pochi giorni fa abbiamo celebrato l’avvio del ‘Super cantiere’ di Amatrice con il sindaco Giorgio Cortellesi. Ora, la cessazione del contributo arriva inaspettata, e proprio nella fase di ripartenza volta a restituire vita alle zone distrutte dal sisma. Ci appelliamo al Consiglio dei ministri e al presidente Giorgia Meloni per una rivalutazione delle misure. Non possiamo abbandonare, proprio ora, questi borghi. Ovviamente, attendiamo di leggere il testo completo del decreto, nella certezza che sarà trovata una positiva soluzione per l’area del cratere“.

A parlare sulla questione anche il sindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi: “Il commissario alla Ricostruzione Sen. Guido Castelli questa mattina ci ha comunicato la scelta del Governo di porre fine a tutte le agevolazioni del superbonus, aggiungendo che si sta già confrontando con il Mef e l’esecutivo per trovare una soluzione. Da sindaco di uno dei comuni più colpiti del cratere dico che per noi staccare la spina del superbonus equivale a staccare la spina alla rinascita del territorio, che ha vitale bisogno e conta fermamente su quelle agevolazioni. Bisogna considerare, infatti, che i comuni più colpiti, come Arquata, Amatrice e Accumoli, fino ad ora non hanno potuto usufruire appieno dei bonus a causa della devastazione del sisma, avendo tutt’oggi alcune porzioni di territorio totalmente inagibili e interdette. Per questi motivi chiediamo un ripensamento da parte del Governo, affinché siano reinserite le agevolazioni per il cratere del sisma o almeno per i comuni più colpiti, indicati nel ‘Testo unico della ricostruzione privata’ e in particolare nell’allegato 7 dell’Ordinanza 130“.

Sempre oggi è arrivata anche la voce dell’ex Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, leader di “Civici in Movimento” e candidato alle Europee: “Ritengo che il governo debba escludere dal provvedimento sul superbonus, varato ieri con un blitz a sangue freddo, la cancellazione dello sconto in fattura nei Comuni distrutti ricadenti nel Cratere del Sisma 2016. Nel caso in cui non fosse così credo che sia necessaria una protesta pacifica per far rendere conto a chi decide che la realtà delle terre distrutte non è quella che la propaganda sbandiera ogni giorno“.