Nella Sala consiliare del Comune di Rieti, alla presenza anche dell’assessore alla ricostruzione e ai lavori pubblici della Regione Lazio Manuela Rinaldi, si è svolto lo scorso sei maggio, un incontro organizzato dall’Ordine dei Geologi del Lazio con la partecipazione dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Rieti e con il patrocinio di INGV e Università dell’Insubria, dedicato allo studio sulle Fac (Faglie Attive e Capaci) nella pianificazione territoriale, finanziato e coordinato dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016.

Uno strumento importante a disposizione dei Comuni del cratere sismico per conoscere con più precisione e accuratezza la presenza di faglie attive sul territorio così da aumentare il livello di sicurezza ma anche la funzionalità delle pianificazioni urbanistiche del territorio.

Nell’ottica della pianificazione territoriale funzionale alla ricostruzione, si è affrontato il problema delle Faglie Attive e Capaci- FAC, che in caso di terremoto arrivano in superficie dislocando la superficie topografica determinando un fattore di rischio aggiuntivo rispetto al terremoto vero e proprio e che a livello urbanistico limitano gli interventi impedendo ad esempio la possibilità di demolire e ricostruire.

La Microzonazione sismica di livello III, finanziata con Ordinanza 24 del 12 maggio 2017 e successivamente approfondita tramite studi finanziati con Ordinanze 79 e 83 sulla FAC del 2019, ha individuato zone di instabilità da FAC, classificate dalla MZS1 come ZAFAC, zone di attenzione, in 14 comuni (Norcia, Montereale, Capitignano, Barete, Pizzoli, Campotosto, Leonessa, Ussita, Castelsantangelo, Macerata, Rieti, Cittaducale, Rivodutri e Cantalice), richiedendo studi di approfondimento specifici per la definizione di ZSFAC, zone di suscettività e ZRFAC, zone di rispetto.

Al fine di adottare ogni misura utile a favorire ed accelerare la ricostruzione pubblica e privata sul territorio e contrarre i tempi del cronoprogramma dei predetti studi di approfondimento su Faglie Attive e Capaci (FAC), nell’ottobre 2020 è stato stipulato tra il Commissario Straordinario e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) un Accordo di collaborazione per la predisposizione di uno studio scientifico per la ridefinizione delle zone di attenzione delle Faglie Attive e Capaci individuate con gli studi di Microzonazione Sismica. 

Gli studi sono stati svolti in due distinte fasi (Fase 1 e Fase 2) finalizzate alla verifica della presenza delle FAC e alla successiva definizione, laddove possibile, di zone di suscettibilità (ZSFAC) e zone di rispetto (ZRFAC) e i risultati recepiti con Ordinanza n. 119 dell’8 settembre 2021.

Con le Fasi 1 e 2 si sono conclusi gli approfondimenti nel Lotto 5: Frontignano (Ussita e Macerata) e nella frazione di Ortolano nel comune di Campotosto. Tuttavia, in tutti gli altri Lotti, è emersa la necessità di pianificazione di una Fase 3 nella quale effettuare ulteriori indagini di approfondimento, procedendo all’esecuzione delle trincee paleosismologiche previste dalle Linee Guida, con la datazione assoluta dei sedimenti, ai fini della definizione delle zone di rispetto, e dell’integrazione degli esiti degli studi di MS negli strumenti di programmazione e pianificazione urbanistica dei Comuni e per procedere ad una più completa definizione degli interventi di ricostruzione, conformemente con quanto previsto dall’ordinanza n. 83 del 2 agosto 2019.

È stato quindi approvato un nuovo Accordo di collaborazione scientifica tra il Commissario straordinario e INGV per procedere con la Fase 3 dello studio che ha così permesso l’eliminazione delle restanti zone di attenzione, l’individuazione di zone di suscettibilità e di rispetto ed i conseguenti aggiornamenti delle mappe di microzonazione sismica di livello 3 eseguiti da CNR-ICAG riducendo enormemente le aree vincolate e permettendo di procedere con la ricostruzione.